APERTURE GIUDIZIARIE

 L’apertura giudiziaria deriva da un atto esecutivo che viene effettuato con sentenza del giudice che determina la necessità di aprire un determinato spazio. Attraverso l’autorizzazione all’apertura forzata dello stabile o del locale in oggetto si procede secondo metodiche accurate per finalizzare quanto deve disposto dall’autorità competente in materia. Questa richiesta può essere effettuata quando vi sono ad esempio locali chiusi che sono stati abusivamente occupati da parte di terzi oppure quando deve essere attuato uno sfratto a seguito di un’occupazione abusiva o ancora quando ci siano altre specifiche richieste che sono determinate anche dalla presenza di un ufficiale giudiziario. Solo il personale specializzato in apertura giudiziaria può essere convocato per questa tipologia di lavori e per questo siamo sempre disponibili con operazioni veloci e accurate che permettono di ottemperare a quanto richiesto per qualunque tipo di porta con materiali di ultima generazione che ci permettono di non arrecare danni alle strutture adiacenti ma anche di sbloccare le serrature laddove possibile per accedere nel modo più semplice possibile e senza compromissione degli spazi attigui. Questo è un lavoro che deve essere strutturato in modo molto accurato poiché si parla di contesti molto sensibili. Le aperture forzate riguardando locali, stabili, abitazioni. Grazie alle autorizzazioni del caso possiamo procedere, con la massima tempestività ed efficienza, ma soprattutto garantendo grande discrezione nell’esecuzione del lavoro. Le prestazioni richiedono requisiti specialistici e tecnici specifici, oltre ad abilità materiali e conoscenze determinanti per interventi di questo tipo. Possiamo solo procedere con le autorizzazioni del caso, insieme alle componenti che sono richieste a livello procedurale. Le autorità devono quindi legittimare la procedura per poter liberare lo spazio e restituirlo al proprietario. Sarà richiesta la presenza di personale apposito per la validazione del procedimento in ottemperanza a quanto stabilito all’interno del codice penale.